LA FORZA DEL NOME: LA PREGHIERA DI GESÚ NELLA SPIRITUALITÁ ORTODOSSA
(Traduzione di Eduardo Ciampi)
Preghiera e Silenzio
“Quando pregate,” è stato detto saggiamente da uno
scrittore Ortodosso, “voi stessi dovete essere silenziosi… Siete voi a dover far
silenzio; per far sì che sia la preghiera a parlare.”[1] Ottenere
silenzio: questa è di tutte le cose la più difficile e la più determinante
nell’arte della preghiera. Il silenzio non è soltanto negativo – una pausa tra
le parole, una temporanea interruzione del discorso – ma, compreso nel modo
giusto, è assai positivo: un atteggiamento di pronta allerta, di vigilanza e
soprattutto di ascolto. L’esicasta, l’uomo che ha ottenuto
l’hesychia, tranquillità e silenzio interiore, è per eccellenza uno che
ascolta. Ascolta la voce della preghiera proprio nel suo cuore, e comprende che
questa voce non è la propria ma quella di Un Altro che parla per lui.LEGGERE...