Una vita di preghiera ovvero preghiera e virtù (Teofane il Recluso) (4a e ultima parte)
Ti ho parlato tre volte della preghiera. Ho considerato la preghiera letta con attenzione, quella che consiste nell’elevarci a Dio con la mente e con il cuore ed infine la preghiera che consiste nello stare di fronte a Dio in ardore di spirito. Il Signore ci ha insegnato i vari gradi e generi della preghiera, affinché ciascuno, secondo le sue
Ti ho spiegato brevemente due aspetti o due gradi della preghiera: quella letta, che consiste nel pregare con parole altrui, e quella individuale o mentale, allorché ci eleviamo al Signore con la mente attraverso il pensiero di Dio, consacrando tutto a lui ed invocandolo spesso con tutto il cuore. Esiste però un terzo aspetto o grado della preghiera ed è
La prima parte Ieri, ti ho mostrato come pregare coerentemente con il significato della preghiera. Ma questo è solo il principio dell’arte (scienza) della preghiera ed è necessario continuare. Considera come si studiano le lingue, per esempio. Prima si studiano le parole e le frasi dal manuale. Ma questo non basta, bisogna continuare, e raggiungere davvero il punto in cui
La preghiera è la prima opera nella vita cristiana. Se per gli affari di tutti i giorni è vero il detto “vivi e impara”, tanto più esso si applica alla preghiera, che non si arresta mai ed è infinita. Lasciatemi ricordare una saggia abitudine dei Santi Padri dell’antichità: quando si salutavano non si chiedevano come andava la salute né altre
Affrettatevi, uscita dalla chiesa, ad andare direttamente nella vostra camera, salutate l’icona con alcune prostrazioni chiedendo al Signore di passare devotamente e con utilità per l’anima il tempo che vi si presenta di solitaria permanenza a casa. Bisognerà, quindi, riposare un po’, stando seduti. Non date, tuttavia, la possibilità ai pensieri di distrarsi; pronunciate, bensì, in voi stessa – senza
Sono molto contento che abbiate accolto di cuore ciò che vi ho scritto nella scorsa lettera e siate d’accordo a comportarvi così. Vi aiuti il Signore! Dio ci ha dato questa vita perché abbiamo il tempo di prepararci a quella dopo la morte. Questa è breve, quella non ha fine. Benché essa sia breve, nel suo corso si possono preparare
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“Non cercheresti me, se non mi avessi già trovato”
Nella preghiera, dice il vescovo Teofane il Recluso (1815-1894), “ciò che conta principalmente è rimanere davanti a Dio con la mente nel cuore, e continuare a rimanere davanti a Lui senza sosta giorno e notte, fino alla fine della vita” (cfr. igumen Chariton of Valamo, The art of prayer: an orthodox anthology, Londra, 1966). La preghiera, intesa in questo modo,http://www.natidallospirito.com/page/2/?s=+Teofane+il+Recluso